Morte di un supereroe, e del mio sonno.

mercoledì 26 agosto 2009

Senza adsl non posso nemmeno visualizzare il mio stesso blog. In questo momento uno stupido lettore musicale si rivela una barriera intangibile tra me e la versione concreta dei miei pensieri. Non riesco neanche a visualizzare google images. Mi tocca fare un altro intervento senza nessun' immagine a testimoniare quello che provo, penso, o boh. Ormai mi sento come in dovere di comunicare ogni cosa che faccio a questo ammasso di codici html. Ho letto ancora altra roba. Morte di un Supereroe, di un certo McCarten, e Il Monastero di Satana. Non voglio iniziare a recensire anche quello che leggo. Di questo passo finirei a recensire anche il modo in cui mi taglio le unghie. Leggere non mi rilassa. Riempie il vuoto, piuttosto. Alle mie spalle rieccheggia una pilotata edizione della CNN. Riesco a capire quello che dicono. Saper parlare un paio di lingue non porta solo vanità, ci sono anche dei pregi. Sto scrivendo troppo, l' attenzione di un probabile lettore è al limite, sta per smettere di leggere... ecco, ha smesso. Il counter del blog dice che qualcuno ci passa per i miei pensieri, ergo mi conviene spezzare l' articolo in due.

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